Reinserire il farmaco antitumorale Myleran nella fascia rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale. E’ quanto ho chiesto al Consiglio regionale con un ordine del giorno che è stato approvato oggi all’unanimità.
Myleran è un farmaco in commercio da più di cinquant’anni, utilizzato con ottimi risultati nella cura di malattie croniche del sangue, come alcune forme di leucemia che colpiscono sopratutto pazienti anziani.
Nelle scorse settimane, il farmaco è stato spostato dall’Agenzia Italiana del Farmaco dalla fascia A alla fascia C.
Il prezzo di una confezione è passato da 15 euro a 380 euro, precludendo in tal modo l’accesso alla cura a pazienti, perlopiù pensionati con pensioni minime, che non rispondono o sono intolleranti ad altri farmaci.
Il cambio di fascia ha provocato proteste e, come evidenziato nell’ordine del giorno, “ripetute segnalazioni dal responsabile dell’ambulatorio di Ematologia, Immunologia e Malattie Rare dell’Ospedale Gallino di Pontedecimo, nonché dall’Associazione ‘Gigi Ghirotti’.
Nonostante l’interessamento dell’Asl e della Regione, ad oggi la situazione è rimasta inalterata lasciando i pazienti che non si possono permettere l’intero accollo del costo del farmaco nella condizioni di non potersi curare. Speriamo che ora questa presa di posizione del Consiglio regionale possa rafforzare l’azione nei confronti dell’Agenzia Italiana del Farmaco e del Ministero della Salute affinché il farmaco sia nuovamente inserito nella classe A di rimborsabilità da parte del Servizio Sanitario Nazionale”.